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Posted on Dic 11, 2017

INSEGNA HP 2017

 

 

 

Il 18 novembre 2017, a pochi giorni di distanza dal 109° anniversario della nascita di Carlo Abarth, l’associazione “Piccolo Museo delle Auto – Bruno Zavagli – ONLUS” e la Scuderia Clemente Biondetti hanno organizzato un evento denominato “INSEGNA HP 2017” per ridare vita ad una onorificenza che Bruno Zavagli, quale Presidente della Scuderia Firenze Corse Biondetti (costituita nel 1970 dall’unione della Squadra Piloti Bardahl e della Scuderia Clemente Biondetti), aveva istituito per l’assegnazione a persone, Enti e/o società distintesi nel mondo dell’automobilismo.

Uno specifico Comitato [composto dal Sindaco di Firenze Luciano Bausi, dal Presidente della C.S.A.I. Alberto Rogano, dal Presidente dell’ACI Firenze Pasquale Borraci, dal Regista televisivo Umberto Benedetto, dal Direttore di Autosprint Marcello Sabbatini e dal Presidente della Firenze Corse Biondetti in funzione di segretario] aveva il compito di nominare annualmente il destinatario del premio.

 

L’INSEGNA HP venne assegnata, nel 1971, a Carlo CHITI; nel 1972 a Enzo FERRARI, nel 1973 a Giovanni CANESTRINI e, nel 1974, all’Automobil Club Firenze.

                                       

 

Nel 1975 Bruno Zavagli decise di abbandonare il mondo dell’automobilismo ed il premio non venne più assegnato. Oggi, a distanza di tanti anni, l’associazione ONLUS costituita per ricordarlo ha voluto, da un lato, riprendere la tradizione per consegnarne il testimone alla Scuderia Clemente Biondetti – dinamica realtà del mondo delle auto storiche e moderne – e, dall’altro, esaudire un desiderio che Bruno Zavagli non aveva avuto modo di veder realizzato: la consegna del riconoscimento a Carlo Abarth che tanta parte aveva avuto nella evoluzione delle corse negli anni ’60 e della Squadra Piloti Bardahl.

Luca Gastaldi

 

Il giornalista/scrittore Luca Gastaldi, che ha coordinato l’evento, ha infatti evidenziato la nascita e la crescita a livello mondiale della ABARTH & C. sotto la dinamica guida di Carlo Abarth, citandone le origini e lo sviluppo tecnico, ma ha anche messo in luce il sottile ma importante rapporto intercorso tra l’ABARTH & C. e l’talia che si stava motorizzando. Per gli appassionati, le vetture della casa torinese rappresentarono la possibilità di poter correre e vincere con poca spesa e tanto divertimento.

E’ in quegli anni che le Scuderie automobilistiche cominciano a diffondersi in tutta Italia con l’intento, dapprima, solo di raggruppare gli appassionati a livello locale per scambiarsi esperienze e informazioni e poi, sull’esempio del Jolly Club di Mario Angiolini, per costituire a livello nazionale squadre vincenti e interloquire con le case automobilistiche impegnate nelle corse.

Tra le scuderie che condivisero gli indirizzi organizzativi teorizzati da Mario Angiolini la Squadra Piloti Bardahl fu quella che maggiormente cercò di innovare ed adeguarsi alle nuove necessità delle corse automobilistiche. Fu, infatti, la prima scuderia ad indicare nella propria denominazione il nome dello sponsor; fu tra le prime scuderie ad avere rapporti ufficiali con le case automobilistiche; fu la prima scuderia a reclutare propri piloti all’estero vincendo così titoli nazionali in Svezia, Francia e Svizzera.

Costituita da Bruno Zavagli e 10 amici nel 1961 la Squadra Piloti Bardahl (che ben presto perse l’indicazione territoriale di Toscani che era contenuta nell’atto di fondazione) già nel 1964 riceveva da Carlo Abarth un riconoscimento per le vittorie conseguite.

 

 

Nell’anno seguente raggiungeva un accordo per utilizzare vetture “ufficiali” per lo svolgimento di 12 gare all’estero:  il risultato fu di 10 vittorie, 2 secondi ed un terzo posto di classe con l’Abarth 850 T;  9 vittorie, un secondo ed un terzo posto di classe con l’Abarth 1000 T.

La vittoria in Svizzera di Ignazio Giunti (all’epoca iscritto alla Squadra Bardahl) consentì alla ABARTH & C. la vittoria dello Challenge Europeo Turismo di prima divisione (850 e 1000 cc), vittoria che fu pubblicizzata con un famoso manifesto: 9 gare 9 vittorie.

Nel 1966 l’accordo non venne ripetuto ma la Squadra Piloti Bardahl fu in grado con un proprio pilota svedese di far conseguire alla ABARTH & C. il titolo svedese di Campione sul Ghiaccio nella classe 1000.

Nel 1967 nuovamente la Squadra Piloti Bardahl ebbe modo con i suoi piloti di far conseguire alla ABARTH & C. due campionati svedesi nella classe 1000 T (sia sul ghiaccio che in circuito) e, di assoluto rilievo, il Campionato Francese della Montagna.

Sino alla chiusura dell’attività nel 1969 – per il mancato rinnovo della sponsorizzazione da parte della Bardahl Oil Co. – le vittorie realizzate con vetture Abarth da parte dei piloti della Squadra sono sempre state in numero maggiore di quelle ottenute con le altre marche: circa un terzo di tutte le vittorie sono “targate” ABARTH.

Con la consegna dell’INSEGNA HP 2017 alla Sig.ra Annelise Abarth sì è dunque voluto riconoscere le grandi qualità di Carlo Abarth che lo hanno reso – lui viennese trasferitosi a Torino – tra i più grandi ambasciatori dell’eccellenza italiana.

Una piccola GALLERIA FOTOGRAFICA dell’evento:

 

Le vetture ABARTH esposte

 

                        

                        

                        

 

Il Presidente dell’ACI Firenze consegna l’onorificenza alla Sig.ra Annelise Abarth

 

 

 

 

Alcuni dei Piloti della Squadra Bardahl che nei 9 anni di vita della Scuderia hanno contribuito alla conquista di più di 50 vittorie assolute e oltre 300 vittorie di classe.