Bruno Zavagli
Difficile scrivere di qualcuno senza perdere obbiettività, in un senso o nell’altro. Ciascuno costruisce le proprie opinioni – nonostante tutta la razionalità possibile – attraverso sensazioni personali ed “emozioni” che ha avuto modo di vivere con quella persona.
Ancora più difficile è scrivere di una persona se questa è un tuo familiare. Peggio di tutti se è tuo padre che, a seconda delle situazioni e dei momenti, ha costituito il punto di riferimento, il maestro, l’antagonista, il giudice, il collega, il consigliere, l’oggetto delle tue attenzioni, la memoria che avverti assottigliarsi sempre più, l’anticipazione della tua vecchiaia.
Se poi non si è nemmeno scrittori …
Ho cercato solo di ricostruire con la maggior oggettività possibile quanto ho potuto vedere “scorrere” davanti ai miei occhi.
Andrea Zavagli